La Samarcanda del 2005 non sara' forse piu' la citta' mitica e misteriosa che il nome potrebbe suggerire e sicuramente manca della vitalita' dei grandi bazaar del passato, ma i tesori architettonici che ancora la punteggiano, credo che suscitino la stessa meraviglia di sempre, anche immersi nella statica quiete della monumentalita'.
Ogni giorno ritorniamo piu' volte al Registan, perche' ogni ora del giorno ne rivela un nuovo aspetto, o ci sediamo in semplice contemplazione sull'unico lato aperto che e' stato appositamente fornito di panchine, come di fronte al palcoscenico meglio orchestrato della storia. (mi spiace non avere foto disponibili, ma non siamo riusciti fin'ora a scaricarle dalla macchina)
Ma il mio luogo preferito e' la moschea di Bibi Khanum, fatta costruire dalla moglie prediletta di Tamerlano, come sopresa per il marito, di ritorno da una missione in India. Per una come me che ama far sorprese sarebbe sicuramente un modello, se non fosse che alla fine la sopresa si e' rivelata fatale per la povera Bibi. La leggenda racconta che l'architetto principale, ammaliato dalla bellezza della principessa, si fosse rifiutato di continuare i lavori finche' non avesse avuto l'onore di un bacio. Affinche' l'opera fosse completata in tempo per il ritorno del marito, l'onore fu concesso. Ma il bacio dell'architetto fu talmente passionale da lasciare un marchio sulla guancia della principessa. Tamerlano fu sorpreso dal segno dell'infedelta' piu' che dalla splendida moschea e la sventurata Bibi venne gettata da uno dei minareti! ...La passione degli architetti....
Quando siamo stanchi di girare, ci rifugiamo nel cortile di Bahodir, dove ci sono sempre una tazza di te e delle fette di melone ad attendere i viaggiatori che alloggiano da lui. Giovani e meno giovani provenienti da ogni luogo, ognuno con la sua storia da raccontare. C'e' Takashi, il giapponese filosofo che cerca la giustizia e che si e' ritrovato un fucile puntato in faccia in Israele, mentre vagava in luoghi in cui non avrebbe dovuto vagare; l'inglese che fa il giro del mondo in moto ed e' stato arrestato in Gorno Badakshan, perche' guidava senza permesso; Armand e Julie, che da 5 anni non hanno una casa fissa, girano per il mondo e all'occorrenza uno dei due torna in Francia a lavorare per qualche mese per continuare a finanziarsi; Martin il tedesco ciclista vegetariano di 40 anni che sembra averne 18 ed e' drogato delle endorfine che produce pedalando. In confronto io ed Henri siamo assolutamente normali, e il nostro viaggio quasi banale....
La cena ogni sera e' alle 7 in punto, su una lunga tavolata comune. Si mangia cio' che la moglie di Bahodir cucina, per un dollaro, e si discute, ci si scambiano consigli di viaggio e leggende on the road (esisteranno davvero tre cavalli e un cammello che dal Pakistan stanno dirigendosi a Kiev?!?!?) Vengo messa in guardia sulla vera natura da gatte morte dell donne iraniane, che a quanto pare faranno di tutto per ammaliare Henri nonostante i chador e riceviamo anche una cartina dettagliata della Turchia da una coppia che ci e' gia' stata, e ce l'affida come un tesoro tramandato di generazione in generazione. Noi stessi facciamo la nostra buona azione karmica elargendo qualche dritta su Shanghai (molti sono diretti in Cina) e io tengo anche un mini-corso sui toni.
Dopo tante settimane di "solitudine" e' divertente trovarsi in questo ambiente internazionale. Ma anche se i racconti proiettano la mente verso nuove possibili avventure, sono felice di sapere che il nostro viaggio avra' un inizio e una fine, e che non sia solo una fuga o una ricerca di qualcosa, che sembra sempre essere alla prossima destinazione. E' un percorso, un rito di passaggio, un sogno nutrito per anni e ora realizzato. O meglio, in corso di realizzazione. La strada e' ancora lunga.....
ehi Ro, sbaglio o c'era una vena di commento critico nei riguardi delle vostre nuove conoscenze? O forse solo perplessità?
....tra l'altro, allora ci vediamo in Europa, in Italia oppure a Parigi....?inoltro l'invito anche ad Alice ovviamente...dai troviamoci da qualche parte per un mini addio al nubilato...
un bacio, B
Scritto da: barbara | 29/09/05 a 20:39
ciao Rox...la visita dei genitori a montottone è andata bene, i lavori vanno avanti!Comunque chiedo alla mamma i particolari e poi ti faccio sapere!So che si sono visti anche con il contadino e famiglia!
...e poi ovviamente CASA DELLE AIE...!!!No comment...!
Comunque anche noi dall'AGIP DI OLEGGIO leggiamo i vostri racconti...e poi raccontiamo aneddoti vari ai clienti affezionati...!
Scritto da: sila | 01/10/05 a 08:46
qualcuno sa dirmi se Bahodir ha un indirizzo email dove eventualmente prenotare?
grazie, saluti, Nelik
Scritto da: nelik | 17/07/07 a 19:29
Ciao Nelik,
non ricordo che avessero computer o che ci fosse un indirizzo. Noi ci siamo presentati li e un posto l'abbiamo trovato. Spero che l'atmosfera informale sia ancora la stessa.
Scritto da: Rossana | 21/07/07 a 16:15