Un passo indietro. La mattina dopo il matrimonio visitiamo Khokand con la guida di Sabina e Victoria, due diciottenni dell'Istituto Pedagogico, conosciute la sera prima. Estremamente carine e senza la parcella finale per i loro servizi. A mezzogiorno diamo l'addio a Masha e ci dirigiamo verso il confine Tajiko.
Quando il nostro autista si ferma fra i campi di cotone nella pianura assolata, ci aspettiamo che sia la sosta motore di routine e non il fine corsa. Il confine di Besh Arik-Kanibadam sorge nel mezzo del nulla ed e' completamente deserto. Le relazioni tra i due paesi non sono mai state buone e a quanto pare non c'e' grande desiderio di scambio. I doganieri, al contrario, hanno il desiderio di concentrarsi su chiunque capiti loro sotto mano.
Il lato uzbeko si compone di 4 fasi di controllo: il primo sfoglia ripetutamente il passaporto, il secondo registra su un libro, il terzo registra al computer e timbra, il quarto sbriga le dichiarazioni doganali. Il tutto ad intervalli di qualche centinaio di metri, che fanno illudere ogni volta di aver finalemente superato la prova. Al quarto livello, per un attimo, sudiamo freddo. Il controllo ai raggi X visualizza il treppiedi nel mio zaino, che allarma il poliziotto. Lo estraiamo e, per mostrare la vera natura dell'oggetto, ci montiamo sopra la mia Nikon. Ci chiede di fare una foto, per avere la prova finale che non si tratti di qualche ordigno nucleare di produzione giapponese, poi afferra la macchina e inizia a toccacciarla e a dire cose che non capiamo, lanciandoci strani sguardi d'intesa... Eccoci qui, mi dico, vittime del classico abuso di potere. Non c'e' nessun testimone, nessuno che ci possa aiutare. La mia macchina verra' sequestrata per soddisfare il capriccio di un doganiere uzbeko.... Mi sto gia' rassegnando all'idea di averla persa, quando mi viene restituita. Intuiamo solo allora che il doganiere stava soltanto cercando il display su cui guardare la foto scattata pochi secondi prima. Il mondo digitale tira fuori veramente la parte piu' vanesia di ognuno di noi!
Comunque, una cosa che davvero mi dispiace e' non poter avere immagini a testimonianza dei confini surreali che attraversiamo. Di questo in particolare. Il divieto di foto regna sempre sovrano, e non ci sembra il caso di infrangerlo. Ma credetemi quando vi dico che ogni confine e' una scarica di adrenalina, e se ripenso a noi due che ci spostiamo a piedi fra soldati armati e il filo spinato, sotto il sole cocente e l'assoluto silenzio, vorrei averne un video, perche' forse un giorno dubitero' io stessa di essere stata veramente li, in carne ed ossa.
Concluso il percorso vitae uzbeko arriviamo alla parte tajika, accolti da militari con tanto di mitra in bella vista. Ma il diavolo non e’ cosi brutto come lo si dipinge. Nella guardiola in cui consegnamo I passaporti c’e’ in corso un piccolo party e il nostro arrivo viene accolto con grande entusiasmo: "Kanada? Do you like fish? River?" "Italia? Mafia. Football. Tourist? Welcome to Tajikistan!"
Il resto dei controlli si risolve in pochi minuti. Fuori dal confine stiamo cercando di contrattare un taxi quando una macchina della polizia si affianca chiedendoci di salire, in un inglese molto “AliGco”:“Me Tajikistan FBI. Me help you” Prima di poter dire di no, siamo gia’ invitati a casa per la serata. Alisher ha 24 anni e tutti gli incisivi in oro massiccio. A casa lo aspettano la moglie e la figlia di 4 mesi, e presto arrivano anche il fratello, la cognata, il nipote… Il fratello e’ maestro di musica e attacca alla chitarra, Henri all’armonica in pochi minuti e’ gia’ in piena sintonia col folk uzbeko. Ceniamo sul baldacchino all'aperto, con la luna quasi piena incorniciata tra gli alberi di melograni e peschi del giardino.
Dopo cena, I nostri giacigli vengono preparati nello stesso punto, coperti da una zanzariera, e trascorriamo una fantastica notte insonne, in ascolto delle meraviglie del regno animale: cani, gatti, rane, svariati tipi di insetti, la pecora che pascola nel giardino, le mucche dei vicini...Nella campagna tajika, non manca davvero nessuno. Giurerei di aver sentito anche i due liucorni....
devo dire che però i ragazzi tajik e uzbek ma anche uomini sono molto caldi e sensuali
Scritto da: francesca | 23/03/06 a 12:10
hi,
good site :) Whish you good luck!
Scritto da: StypeGotGot | 08/10/07 a 23:08