Un paio di giorni d'assenza dagli schermi e pensa quanti nuovi commentatori! Benvenuto Pierre (ammetto di essere rimasta un attimo perplessa sulle prime) e finalmente anche la voce dei fratelli Ma. Ma grazie sopratutto al Landino, per gli scoop! Ho avuto anche il piacere di leggere l'articolo e sebbene il tragitto al momento preveda l'ingresso in Italia dall'Austria, credo che soppeseremo bene, su una fetta di Sacher, l'idea o no di prendere quell'ultimo treno Vienna-Venezia. Un fattore determinante potrebbe essere proprio rivedere la Barbara per l'addio al nubilato (e per questo sono grata di avere anche l'opzione Parigi....)
Dunque, i nostri giorni in Uzbekistan stanno per scadere e dopodomani ci butteremo in pasto all'ultimo degli stans, il piu' folle: Il Turkmenistan. Nel frattempo abbiamo quasi ultimato il tour delle oasi, con alti e bassi.
Bukhara e' sicuramente uno dei luoghi piu' affascinanti visitati fino ad ora, ma talmente sorniona che le storie di terrore e innavicinabilita' che per secoli l'hanno circondata sembrano ora solo leggende. In 4 giorni l'abbiamo girata in lungo e in largo con un'unica logica: il caso. Ogni mattina ci siamo diretti in una diversa direzione, tra i vicoli intricati, certi che prima o poi avremmo intravisto il minareto principale, unico punto di riferimento per ritrovare la via di casa. E cosi', senza seguire i percorsi delle comitive di turisti francesi, abbiamo scoperto la citta' in ogni suo angolo (o almeno crediamo di averlo fatto). Immaginatevi un'atmosfera da hutong di Pechino, con i colori della Grecia e con (quasi) la stessa probabilita' di imbattersi in una qualche meraviglia architettonica che nelle calli di Venezia. Bukhara e' tutto questo. Medresse abbandonate, piccoli minareti, iscrizioni di caratteri arabi in maioliche, portali di legno finemente intagliati. (Le medresse abbandonate in particolare stimolano il lato di interior decorator che e' in me e immagino come potrebbero essere trasformate in fantastici boutique hotels). Come sempre ci siamo infilati ovunque, arrivando anche a scoprire la sede (illegale) di una setta Baha'i, gestita da un maestro lavoratore del rame, un vecchio hippy che ci ha offerto te e caramelle e ci ha intrattenuto con la sua chitarra russa a 7 corde.
L'aspetto "noisioso" delle nostre peregrinazioni sono i bambini che come con un disco ripetono: "a pen, yes? a bonbon, yes? a photo, yes?" Tutti, indistintamente. Il fatto e' che se poi gli dai un bonbon, questi sono capaci di sputartelo di fronte agli occhi (si, lo ammetto, ho dato dei moroni di liquirizia, ma almeno che avessero aspettato che girassi l'angolo prima di sputarlo con versi di disgusto....) Al centocinquatesimo bambino che ti ripete la stessa identica tiritera, viene il dubbio che ci sia sotto un circolo vizioso creato proprio dai turisti, piu' che una reale necessita'... .
Suono un po' senza cuore?
Lasciata Bukhara e' stata la volta di Khiva. (dove ci troviamo tutt'ora) Qui la citta' antica e' stata volutamente preservata, ristrutturata e trasformata in un museo all'aria aperta, con le conseguenze che cio' comporta: biglietto d'ingresso e aria da set cinematografico, preso infatti d'assalto da comitive di matrimoni, che parcheggiano al di fuori delle mura e si susseguono a scadenze di una decina di minuti di fronte ai luoghi piu' fotogenici. Passata la fanfara del giorno, chi alloggia nella citta' antica riesce ancora a godere qualche momento di bella quiete, magari ammirando il tramonto cenando sulla terrazza di Mizorboshi o da uno dei balconcini dell'Hotel Khiva, una vecchia medressa riconvertita proprio in hotel. La mia fantasia profana e' stata messa in pratica, ma con risultati molto demode'. Chi ha il pane non hai denti....
Non so quando ci risentiremo perche' vista l'aria dittatoriale che tira in Turkmenistan, dubito che internet sia alla portata di tutti. (saremo pressoche' sempre scortati. Non esiste che i turisti girino soli e incontrollati per il paese)
Quindi un bacio e ricordate sempre la massima: NULLA NUOVA BUONA NUOVA!
FAQ
Dov'è tua sorella?
Quando torna in Italia?
Ma si ferma a Busto o va direttamente nelle Marche?
E tante altre...
Non so mai cosa rispondere!
Cosa devo dire?
Ciao, Alice
Scritto da: alice (sorella) | 03/10/05 a 08:22
Interessante il resoconto del suo viaggio. Mi ha molto affascinato che lei abbia incontrato un seguace della Fede Bahà'ì: di questa Religione Universale, Rivelata da Bahà'u'llàh nel 1800 e che rappresenta il quarto Credo (con l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam) di derivazione Abramitica. Cordialità, rino cardone.
Scritto da: rino cardone | 11/03/07 a 11:04